Meditazione dell’Assunzione 2019

15 agosto 2019 – Assunzione della Beata Vergine Maria

Liturgia della Parola: 1lettura: Ap 11,19; 12,1-6.10 – Salmo responsoriale: Sal 44 – 2lettura: 1Cor 15,20-26 – Vangelo: Lc 1,39-56.

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

Omelia

Oggi ricordiamo l’assunzione al cielo della Beata Vergine Maria in anima e in corpo. Nella Scrittura non si dice nulla sull’Assunzione della Madonna, come non si dice nulla sulla sua Immacolata Concezione. Ma come ricorda il concilio Vaticano II, nella costituzione che tratta della divina rivelazione, la parola di Dio fonte della rivelazione si presenta in forma scritta nella Bibbia, e in forma orale nella vivente tradizione della chiesa. E’ la tradizione della chiesa che ci tramanda la verità dell’Assunzione della Madonna alla gloria del cielo in anima e corpo. Noi pertanto crediamo che la Madonna è stata associata al Figlio suo Gesù nella morte e nella risurrezione in modo pieno e definitivo al termine della sua vita terrena.

Nel vangelo di oggi la Madonna riconosce che Dio ha fatto grandi cose per lei. E’ Dio che la scelta per essere madre del Figlio suo Gesù, e l’ha scelta a motivo della sua umiltà. L’ha preservata dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento, applicando a lei in anticipo il frutto della redenzione che avrebbe compiuto il Figlio. Dio le ha concesso il privilegio di concepire e partorire il Figlio rimanendo sempre vergine. L’ha chiamata a collaborare con il Figlio alla redenzione del mondo. E al termine della sua vita terrena l’ha assunta alla gloria del cielo.

Se con Maria dobbiamo magnificare Dio perché ha fatto grandi cose per lei che è la nostra madre, dobbiamo con Elisabetta proclamarla beata perché ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. L’opera di Dio è stata efficace in Maria perché lei ha corrisposto con la fede, che è obbedienza alla sua parola e fiducia in lui nella prova.

Quello che è avvenuto in Maria in modo unico e singolare deve avvenire in tutta la chiesa e in ciascuno di noi. Per questo la donna della prima lettura, come dicono gli esegeti, rappresenta insieme la Madonna e la chiesa. Divenuti figli di Dio nel battesimo, siamo in cammino su questa terra come il popolo d’Israele nel deserto per raggiungere la terra promessa, cioè partecipare alla gloria di Gesù risorto in anima e corpo. In questo cammino siamo perseguitati dall’enorme drago rosso, che cerca di distaccarci da Dio. Le stelle che il demonio trascina giù dal cielo con la sua coda rappresentano i credenti che cedendo nella lotta con lui si allontanano da Dio. Nella sua guerra contro di noi usa due armi, la seduzione e la persecuzione. All’inizio la seduzione, per distaccarci da Dio con l’inganno di una felicità facile ed immediata. Quando vede che gli resistiamo e non riesce a sedurci, allora usa l’arma della persecuzione per mettere in crisi la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità.

Abbiamo ascoltato nella prima lettura che la donna sembrava spacciata davanti all’enorme forza del drago, ma questi non riuscì a vincerla. Noi siamo deboli contro di lui, ma con l’aiuto di Dio non riuscirà a prevalere. Siccome non sappiamo corrispondere in modo conveniente alla grazia di Dio, e non sappiamo pregare bene per ottenerla, chiediamo alla Madonna che supplisca lei ai nostri limiti con la sua preghiera:

“Salve, Regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a Te sospiriamo gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi quegli occhi Tuoi misericordiosi.
E mostraci dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del Tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

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14 agosto 2019 – Vigilia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

Liturgia della Parola: 1lettura: 1Cr 15,3-4.15-16; 16,1-2 – Salmo responsoriale: Sal 131 – 2lettura: 1Cor 15,54-57 – Vangelo: Lc 11,27-28.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore

Omelia

Già da stasera inizia la liturgia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. In questa festa noi ricordiamo l’Assunzione al cielo in anima e corpo della Madonna. Al termine della sua vita terrena la Madonna è stata assunta alla gloria del cielo in anima e corpo. In questo modo è stata associata al Figlio suo Gesù nella morte e nella risurrezione.

Nella prima lettura di oggi abbiamo il racconto del trasporto dell’Arca dell’Alleanza sotto la tenda che Davide aveva preparato nella città di Gerusalemme. Dio si rivela ed entra in relazione con noi mediante la sua Parola. La parola di Dio che è Gesù Cristo, si è incarnata nella nostra storia facendosi prima parola umana, scritta sulle tavole di pietra, e poi si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria.

Così l’Arca dell’Alleanza che conteneva le tavole della legge era figura dell’Arca della Nuova Alleanza, la Vergine Maria. Il trasporto dell’Arca sotto la tenda preparata da Davide prefigura l’Assunzione della Madonna nella dimora preparata da Dio per lei nel paradiso.

La seconda lettura ci dice che cosa è avvenuto nella Madonna Assunta in cielo, non solo la sua anima ma anche il suo corpo si è rivestito di immortalità, in virtù della redenzione operata da Gesù Cristo suo Figlio. Gesù è risorto dai morti in anima e corpo, e dopo di lui è risorta dai morti in anima e corpo la madre sua la Vergine Maria. Quello che è avvenuto in Gesù e Maria avviene anche in noi, ma in due tempi. Sin da ora credendo in Gesù, risorgiamo a vita nuova nell’anima, partecipando della vita divina. Quando il Signore verrà nella gloria, anche i nostri corpi mortali ritornati alla terra risorgeranno e si rivestiranno di incorruttibilità, e noi vivremo per sempre con il Signore e godremo della sua presenza.

Il Salmo ci ricorda che la Madonna è stata scelta da Dio per essere Madre del Figlio suo. Mentre il vangelo ci fa capire sotto quale aspetto dobbiamo considerarla beata: non tanto perché ha portato nel grembo Gesù Cristo per 9 mesi, ma perché lo ha custodito nella mente, in quanto parola di Dio, e l’ha incarnato nella sua vita quotidiana. Maria, pertanto, scelta da Dio, ha corrisposto alla sua chiamata, ascoltando la parola di Dio e mettendola in pratica. Sotto questo aspetto anche noi possiamo essere beati e partecipare della sorte della Madonna. Dio ci chiama mediante la chiesa ad essere sui figli. Noi dobbiamo corrispondere a Dio come ha fatto la Madonna. Se faremo questo, beati noi! Perché la morte non ha alcun potere su di noi ma camminiamo verso la piena partecipazione alla vita di Dio nella gioia dell’eternità.