Lettera gennaio 2020

Carissimi fedeli, pace e bene.

Siamo arrivati alla settima e ultima domanda del Padre nostro: “Liberaci dal male”. Per male si intende innanzitutto il maligno, origine e causa di ogni peccato, e poi anche il male in genere. Dobbiamo ricordare che fino a quando siamo sulla terra, per noi è tempo di combattimento. Il demonio infatti ci muove guerra ogni giorno per distaccarci da Dio, fonte della vita. Il demonio ci attacca ordinariamente servendosi della nostra debolezza e dei cattivi esempi del mondo, in casi straordinari anche servendosi dei suoi seguaci, maghi e maliarde, che mediante malefici, mirano a sconvolgere la nostra vita con sofferenze di ogni sorta. Se stiamo attenti a guardarci dagli attacchi che il demonio ci sferra ogni giorno, non cedendo alle sue lusinghe, non potrà prevalere su di noi nemmeno con i suoi malefici. Ma se cediamo agli attacchi quotidiani, allora ci rendiamo vulnerabili anche ai suoi malefici. Ci attacca proponendoci una felicità diversa da quella che ci propone Dio, più facile e alla nostra portata. Ma in realtà è un grosso inganno, perché è effimera come un sogno, e lascia amarezza e tristezza nell’animo. La felicità che ci propone Dio è più difficile da acquistare ma è quella autentica e duratura, capace di appagare i desideri del nostro cuore. Chiedendo a Dio Padre: “Liberaci dal male” gli chiediamo di liberarci dagli inganni e dalle insidie del demonio e di donarci la forza per resistere alle tentazioni e rimanere a lui fedeli. Se abbiamo ceduto alla tentazione, dobbiamo subito ricorrere alla confessione, per evitare che facendo passare del tempo il demonio prenda forza nel nostro animo e diventi poi più difficile risollevarci. Mai addormentarsi sul peccato, ma ricorrere subito al medico che ci guarisce sempre.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, siano con tutti voi.

Don Alfonso