Meditazione Pentecoste 2024

19 maggio 2024 – Domenica di Pentecoste B

Liturgia della Parola: 1Lettura: At 2,1-11 — Salmo responsoriale: Sal 103 – 2Lettura: Gal 5,16-25 — Vangelo: Gv 15,26-27; 16,12-15. 

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.

Omelia

I discepoli di Gesù, come leggiamo negli scritti del Nuovo Testamento, hanno ricevuto due effusioni di Spirito Santo. La prima la sera di Pasqua, quando Gesù risorto apparendo, soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. La seconda il giorno di Pentecoste, come abbiamo ascoltato nella prima lettura di oggi: Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo. Queste due effusioni possiamo definirle costitutive. Infatti i discepoli hanno ricevuto altre effusioni di Spirito Santo, ma soltanto queste di cui abbiamo parlato sono costitutive nella loro vita. La sera di Pasqua hanno ricevuto lo Spirito Santo che li ha resi partecipi della vita divina di Gesù Cristo risorto. Il giorno di Pentecoste hanno ricevuto lo Spirito Santo che li ha costituiti testimoni di Gesù morto e risorto. Anche per noi ci sono queste due effusioni di Spirito Santo, che chiamiamo costitutive: nel battesimo e nella cresima. Riceviamo lo Spirito santo in tutti i sacramenti, ma solo nel battesimo e nella cresima in modo costitutivo. Il battesimo è la nostra Pasqua, la cresima è la nostra Pentecoste. Nel battesimo siamo stati costituiti figli di Dio, nella cresima testimoni di Gesù. Sono due momenti fondamentali di vita cristiana e per questo sono annotati nei registri parrocchiali.

Nel vangelo abbiamo ascoltato Gesù che annunciava ai discepoli la venuta dello Spirito Santo e diceva: egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza. Lo Spirito Santodona testimonianza a Gesù, rendendo testimoni noi suoi discepoli. In che modo lo Spirito Santo ci rende testimoni di Gesù? In due modi fondamentali, con la parola e con la vita. Dobbiamo rendere testimonianza a Gesù, innanzitutto parlando di lui e poi vivendo come lui, imitandolo. Tutto questo è possibile solo grazie all’azione dello Spirito Santo. Nella prima lettura vediamo che il primo effetto dello Spirito Santo sui discepoli è la parola della predicazione: cominciarono a parlare…delle grandi opere di Dio. Parlavano dell’incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù. Dicevano che il Figlio di Dio Gesù Cristo si è fatto come noi, è morto sulla croce per espiare i nostri peccati, ed è risorto per renderci partecipi della vita divina. Queste sono le grandi opere di Dio per noi. Il giorno di Pentecoste avvenne il miracolo delle lingue. Gli apostoli parlavano in altre lingue, o forse parlavano nella loro lingua ma ognuno li sentiva parlare nella propria lingua nativa. Il miracolo delle lingue sta a significare che il vangelo deve raggiungere tutti i popoli della terra. E la chiesa che si manifesta al mondo il giorno di Pentecoste abbraccerà tutti i popoli della terra.

Come cresimati dobbiamo rendere testimonianza a Gesù parlando di lui, facendolo conoscere. Generalmente condividiamo con quelli che ci stanno a cuore le cose buone che abbiamo sperimentato. Se abbiamo sperimentato Gesù Cristo, diviene spontaneo parlarne prima di tutti alle persone care e poi a chiunque incontriamo. Far conoscere Gesù Cristo è la più grande opera di carità al prossimo, perché egli è l’unico salvatore del mondo. Poi dobbiamo rendere testimonianza a Gesù vivendo come lui, cioè amando come lui. Gesù diceva ai discepoli a proposito dello Spirito santo: vi guiderà a tutta la verità. Lo Spirito Santo ci fa assimilare la verità che Gesù ha portato, e che poi si identifica con lui stesso: Gesù è la verità. Lo Spirito Santo diffonde nei nostri cuori l’amore di Dio e ci trasforma rendendoci simili a Gesù. La testimonianza autentica a Gesù Cristo avviene quando parliamo di lui e viviamo come lui.

Nella seconda lettura l’apostolo ci dice che l’azione dello Spirito Santo in noi viene contrastata dalla carne. Per carne intende la natura umana ferita dal peccato originale. Nel battesimo siamo stati liberati dal peccato originale, e la nostra natura è stata sanata. Ma poi non abbiamo mantenuto l’innocenza battesimale, siamo ricaduti nel dominio del peccato, e di nuovo la carne ha preso forza in noi. La carne ci spinge a vivere da egoisti, invece lo Spirito Santo ci insegna a vivere amando come Gesù. Tutte le azioni che l’apostolo attribuisce alla carne hanno come radice l’egoismo. Le opere dello Spirito hanno come radice l’amore di Dio. In noi da una parte c’è la carne che ci spinge all’egoismo, dall’altra c’è lo Spirito santo che ci spinge ad amare. C’è una lotta continua tra carne e Spirito sicché non facciamo quello che vorremmo, fino a quando non prendiamo una decisione netta a favore di Gesù e dello Spirito Santo. In questo abbiamo bisogno del suo aiuto. Da qui la necessità di ricorrere al sacramento del perdono, dove presentiamo umilmente il nostro peccato e chiediamo a Dio di guarirci ed aiutarci per vivere secondo il suo Santo Spirito.

Lo Spirito santo dunque forma gli uomini ad immagine di Gesù, forma una nuova umanità che si realizza secondo il progetto di Dio. Questa nuova umanità prende corpo nella chiesa, e possiamo riconoscerla in tutti quegli uomini e uomini e donne che si sono lasciati guidare dallo Spirito Santo e hanno amato come Gesù. Con l’invio dello Spirito Santo Dio realizza quello che gli diceva il Salmista: Mandi il tuo spirito, sono creati,/e rinnovi la faccia della terra.

Lo Spirito Santo è il frutto della Pasqua di Gesù, viene a completare la sua opera, comunicandoci la sua salvezza e formando la chiesa, la nuova umanità. Quando parliamo di nuova umanità, di mondo nuovo, non pensiamo a qualcosa di esterno alla chiesa. La nuova umanità, il mondo nuovo è la chiesa. Se vogliamo farci un’idea dei volti degli uomini e donne della chiesa, dobbiamo pensare ai santi. Portano tutti i tratti di Gesù Cristo. Veramente si realizza quello che diceva il salmista: Mandi il tuo spirito, sono creati,/e rinnovi la faccia della terra.