Meditazione Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria 2018

31 Maggio 2018 – Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria

Liturgia della parola: 1Lettura: Sof 3,14-17 – Salmo resp.: Is 12,2-6 – Vangelo: Lc 1,39-56

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signoree il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotentee Santo è il suo nome;di generazione in generazione la sua misericordiaper quelli che lo temono.Ha spiegato la potenza del suo braccio,ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;ha rovesciato i potenti dai troni,ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati,ha rimandato i ricchi a mani vuote.Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

 

Omelia

Tutta la Parola di Dio che abbiamo ascoltato oggi ci invita alla gioia e ci parla di gioia. Nella prima lettura è il profeta Sofonia che dice alla figlia di Sion, una fanciulla di Gerusalemme che personifica l’intero popolo: «Rallégrati, figlia di Sion,/grida di gioia, Israele,/esulta e acclama con tutto il cuore,/figlia di Gerusalemme! ». Nel Salmo è il profeta Isaia che invita gli israeliti come se fossero una sola persona: «Canta ed esulta, tu che abiti in Sion». Nel vangelo Elisabetta, appena ode la voce della Vergine Maria, confessa: «Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo». Infine è la Vergine Maria che eleva a Dio un cantico di gioia: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».

Ma qual è il motivo di tanta gioia?

I profeti, nella prima lettura e nel Salmo, lo preannunciano: «Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.Re d’Israele è il Signore in mezzo a teIl Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente… grande in mezzo a te è il Santo d’Israele». Giovanni incomincia a sperimentare la venuta del Signore, per questo sussulta di gioia udendo la voce della Madonna, che porta in grembo il Signore Gesù. Ma solo la Madonna sperimenta pienamente la gioia della presenza del Signore che sta prendendo carne in lei, per questo esulta in Dio, suo salvatore. Anche noi fratelli e sorelle, possiamo sperimentare la stessa gioia della Madonna, se accogliamo Gesù Cristo nella nostra vita. Lo accogliamo se facciamo come ha fatto la Madonna che ha creduto alla parola del Signore. Infatti Elisabetta la proclama beata: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». La fede è un dono di Dio che nasce dall’ascolto della sua Parola e giustamente la Madonna riconosce che in lei tutto è opera di Dio. Ma la fede richiede un’accoglienza da parte nostra. E sappiamo che Maria risponde alla parola di Dio trasmessa dall’Angelo con un’obbedienza convinta: «Avvenga per me secondo la tua parola!».

Dobbiamo dunque chiedere alla Madonna di aiutarci ad avere nei riguardi della parola di Dio da cui nasce e cresce la nostra fede la sua stessa disponibilità. Se abbiamo fede, Gesù Cristo viene a vivere in noi, portandoci la gioia della salvezza. Ma perché la nostra gioia sia piena, come la Madonna dobbiamo portare Gesù Cristo agli altri. Lei si alza e va in fretta dalla cugina. Appena Elisabetta incontra Maria, viene in contatto con Gesù che sta prendendo carne in lei e con lo Spirito di Dio che è disceso su di lei. Così anche noi, pieni di Gesù Cristo e dello Spirito di Dio, dobbiamo andare all’incontro con gli altri senza perdere tempo, perché quelli che vivono senza dare un senso alla loro vita, quelli che sono smarriti e sono nella tristezza, sperimentino la salvezza del Signore. Il profeta nel Salmo ci esortava: «Proclamate fra i popoli le sue opere… le conosca tutta la terra».