Lettera dicembre 2019

Carissimi fedeli, pace e bene.
Siamo arrivati alla sesta domanda del Padre nostro: «Non ci indurre in tentazione». Con questa domanda chiediamo a Dio di non abbandonarci alla tentazione, perché senza il suo aiuto non abbiamo da noi stessi la forza per resistere ma cediamo e commettiamo il peccato. Il Signore non non vuole certamente che cediamo alla tentazione e commettiamo il peccato, perché peccando ci distacchiamo da lui, nostro Padre, per seguire un estraneo, il demonio, che vuole condurci alla rovina. Ma non vuole nemmeno imporci la sua presenza e la sua volontà. Ci aiuta nelle tentazioni se ci vede convinti a rifiutarle. Ma se ci vede poco convinti e anzi propensi a voler servire due padroni, allora ci lascia fare l’esperienza del peccato. Quindi chiedendo a Dio: «Non ci indurre in tentazione», gli chiediamo implicitamente di donarci un cuore indiviso, tutto per lui, perché solo così, rispettando la nostra libertà e venendo in soccorso della nostra debolezza, non ci lascerà fare l’esperienza amara del peccato. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, siano con tutti voi.
Auguri di un Santo Natale e prospero anno nuovo.

Don Alfonso